POLO CATASTALE

PROGETTO INERENTE IL DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI CATASTALI
Polo Catastale “Logudoro – Goceano – Mejlogu”.

Il decentramento delle funzioni catastali ha costituito una importante opportunità per i comuni che in forma singola o associata hanno risposto positivamente per l’attuazione di un progetto, quale è quello della gestione decentrata del catasto che, oltre ad agevolare i cittadini nel disbrigo delle pratiche catastali, consente ai comuni un controllo diretto sul territorio e quindi una migliore gestione della fiscalità locale.
Il comune di Ozieri e altri 26 comuni della zona (Goceano –Logudoro e Mejlogu ), si sono uniti per la creazione in forma associata di un Polo Catastale per il decentramento delle funzioni catastali – Opzione C e il convenzionamento con l’Agenzia del Territorio individuando Ozieri quale Comune Capopolo. Ciò in attuazione del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 per il “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 1997, n. 59” – che prevede, all’articolo 66, tra le funzioni conferite agli enti locali, quelle relative alla conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, nonché alla revisione degli estimi e del classamento, fermo restando quanto previsto a carico dello Stato in materia di gestione unitaria e certificata dei flussi di aggiornamento delle informazioni ed il coordinamento operativo per la loro utilizzazione attraverso la rete unitaria delle pubbliche amministrazioni.
Successivamente la legge 27 dicembre 2006, n.296 aveva previsto l’emanazione di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze che, previa intesa tra l’Agenzia del Territorio e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), doveva individuare i termini e le modalità per il graduale trasferimento delle funzioni, tenendo conto dello stato di attuazione dell’ informatizzazione del sistema di banche dati catastali e della capacità organizzativa e tecnica dei Comuni interessati, anche in relazione al potenziale bacino d’utenza.
Il DPCM 14 giugno 2007 “Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, ai sensi dell’art.1, comma 197, della legge 27 dicembre 2006, n.296” ha quindi dettato le regole per consentire ai comuni interessati di attuare il decentramento sia singolarmente che in forma associata. In concomitanza con le procedure di decentramento avviate dal Governo Centrale - ( peraltro interrotte a seguito della sentenza del TAR Lazio Sezione Seconda n. 8138 reg. ric. 2007 pubblicata il 15 maggio 2008, che annulla il protocollo d’Intesa del 4 giugno 2007 tra l’ Agenzia del Territorio e l’ANCI e il DPCM del 14 giugno 2007 in quanto con essi vengono superati i limiti di competenza dei Comuni, in materia catastale, fissati dagli artt. 65 e 66 del decreto legislativo 112 del 1998)- la Giunta Regionale, con la Deliberazione n. 41/35 del 17 ottobre 2007 avente ad oggetto ”Supporto agli enti locali per la gestione decentrata del catasto e dei tributi locali ”, ha approvato un piano di supporto agli enti locali per la gestione decentrata del catasto e dei tributi locali, prevedendo fra l’altro la predisposizione di una banca dati comprensiva di tutte le informazioni necessarie alla gestione delle imposte locali e l’allineamento delle banche dati comunali con quelle del catasto.
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